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ELETTROSTIMOLAZIONE
CAMPI DI UTILIZZO
L’elettrostimolazione è una metodica particolare utilizzata per diversi obiettivi:
1. in campo medico - per la terapia antalgica e antinfiammatoria
e per la rieducazione funzionale post-infortunio
2. in campo estetico - per il dimagrimento localizzato e il linfodrenaggio.
3. in campo sportivo - per il potenziamento e il recupero muscolare.
COME FUNZIONA LA STIMOLAZIONE
L’apparecchio genera un tipo di corrente caratterizzata da forme d’onda
ben specifiche.
La corrente generata passa attraverso i cavi e giunge agli elettrodi posti a contatto con la pelle.
Il passaggio di corrente elettrica tra l’elettrodo positivo e l’elettrodo negativo
si trasferisce al corpo a seconda della forma d’onda utilizzata determinando diversi effetti.
EFFETTI DELLA STIMOLAZIONE
In base al tipo di corrente erogata al corpo si ottengono diversi effetti:
Corrente antalgica - effetto antidolorifico: blocco degli impulsi nervosi che comportano
la sensazione di dolore.
Corrente estetica - effetto dimagrante: lipolisi e drenaggio dei liquidi trattenuti.
Corrente sportiva - effetto rilassante e tonificante: aumento della circolazione
e riscaldamento della zona interessata; contrazioni muscolari di varia intensità.
CONTROINDICAZIONI
L'elettrostimolazione utilizzata sulle persone sane non ha particolari controindicazioni, tranne nel caso di un esagerato utilizzo dei programmidi stimolazione muscolare più forti che può portare ad affaticamento e dolori muscolari.
Contemporaneamente, l’uso dell’elettrostimolazione come terapia può essere molto frequente, anchepiù della programmazione consigliata (es. TENS), ma le sedute devono essere ugualmente distanziate di alcune ore per permettere alla zona stimolata
di acquisire gli effetti positivi prodotti dall’applicazione; un uso troppo frequente di questi programmi, infatti, potrebbe non avere risultati migliori
di una programmazione normale rendendosi inutile.
In generale, tuttavia, per alcuni casi non è possibile o è sconsigliabile utilizzare questo tipo
di terapia:
CONTROINDICAZIONI (evitare l'applicazione o, comunque, tenere lontano dalle zone
a rischio)
1. Presenza di pace-maker
2. Problemi cardiaci (patologie, aritmie..)
3. Zona anteriore del collo
4. Superficie laterale del collo
5. Donne in stato di gravidanza (addome e zona lombosacrale)
6. Zone con lesioni cutanee, mucose, alterazioni della sensibilità locale, processi infettivi, flebiti, tromboflebiti)
7. In prossimità di protesi metalliche (soprattutto per correnti monofasiche come la ionoforesi)
8. Su zone affette da tumori o con calcoli (fegato e reni)
9. Grave insufficienza epatica o renale
10. Ipertensione arteriosa
11. Squilibri ormonali
12. Disturbi metabolici
13. Assunzione di anticoagulanti
14. Disturbi neurologici
15. Varici gravi
FISIOLOGIA DELLE ZONE STIMOLABILI
Gli effetti della stimolazione sono legati al valore dei parametri utilizzati
e al posizionamento degli elettrodi sulla cute.
Per quanto concerne la stimolazione muscolare, esistono delle zone in cui
la concentrazione di nervi è maggiore perciò il campo elettrico prodotto
dal passaggio della corrente
tra gli elettrodi positivi e negativi deve comprendere questi punti di maggiore sensibilità per ottenere una contrazione del muscolo ottimale.
Nel caso dei trattamenti estetici, invece, per sciogliere il grasso sottocutaneo
è necessario che la stimolazione rimanga in superficie e comprenda, oltre allo strato da eliminare, anche i vasi della circolazione locale per favorire
il drenaggio delle sostanze liberate.
Anche la TENS (terapia antalgica)
si applica sulla zona del bisogno come i trattamenti estetici; tuttavia, la particolarità dei parametri fa si che la stimolazione colpisca i nervi della sensibilità bloccando la trasmissione degli impulsi dolorosi.
TENS
Con il termine TENS (abbreviazione di Transcutaneus Elettrical Nerve Stimulation) si intende
un' elettrostimolazione con impulsi analgesici a basso voltaggio.
Vengono in genere utilizzati impulsi difasici, sia per evitare fenomeni elettrochimici
che la comparsa di assuefazione.
Si distinguono diverse tecniche di applicazione della TENS, connessea diversi meccanismi d'azione.
L'effetto analgesico può essere infatti ricondotto:
· Ad una inibizione degli stimoli nocicettivi a livello spinale ("gate control theory");
· All'attivazione di sistemi inibitori discendenti;
· Alla liberazione di sostanze oppioidi endogene;
· Ad un blocco degli impulsi nocicettivi;
Due sono le tecniche principali, la TENS convenzionale e la TENS tipo elettroagopuntura.
La TENS convenzionale e caratterizzata da stimoli di breve durata, di lieve intensità e
di frequenza relativamente alta.Agisce stimolando le fibre di maggior calibro, innescando
il fenomeno del cancello ("gate control theory").
La TENS tipo di elettroagopuntura è contraddistinta da impulsi di durata maggiore,
di intensità più elevata e di frequenza più bassa.
Agisce principalmente tramite la liberazione di sostanze morfinosimili endogene.
INDICAZIONI:
· Dolore cronico;
· Lesioni traumatiche di un nervo periferico;
· Dolore cervicale e lombo-sacrale;
· Artrite reumatoide;
· Causalgia;
· Periartite scapolo-omerale;
· Nevralgia post-herpetica;
· Dolore dell'arto fantasma;
· Dolori da interessamento radicolare (cervicolombalgia, lombosciatalgia, crualgia).
CONTROINDICAZIONI:
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