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La lombalgia
, ovvero l’infiammazione muscolo-scheletrica della regione lombare, è una vera e propria croce per molte persone.
Le cause sono diverse, si va da uno scarso esercizio fisico ai difetti e pessime abitudini posturali, passando da sovrappeso e obesità.
Ma ci sono anche altri motivi che portano a sviluppare fasi acute di lombalgia e andremo ad analizzarle in questo articolo per farvi una panoramica di questo problema e dei possibili rimedi.
Sebbene sia importante, in prima battuta, distinguere la lombalgia dalla sciatalgia, ovvero l’infiammazione del nervo sciatico per cui il dolore si irradia anche ai glutei e alla superficie posteriore della coscia, bisogna subito distinguere questo disturbo in base alle fasi del dolore: acuta, subacuta e cronica.
Sono dunque i tre “standard” più comuni per un’infiammazione che se trascurata o non approfondita col dovuto scrupolo può davvero rovinarvi le giornate e il riposo notturno.
Già, perché la lombalgia non conosce stanchezza e può arrivare a compromettere la durata e la qualità del vostro sonno.
È possibile, tuttavia, avere delle accortezze e tenere delle buone abitudini da mettere in pratica ogni giorno e non soltanto nelle fasi più acute del dolore.
Anzitutto è sempre raccomandabile affidarsi ad una sistema letto ergonomico (rete, materasso, cuscini) dallo standard elevato, meglio se dispositivo medico.
La linea Ergonomics, composta da materassi in memory traspiranti, pensati per supportare in modo ottimale la schiena diminuendone la pressione, in particolar modo su bacino e fianchi.
Sostenendo e mantenendo sempre allineata la colonna vertebrale e bilanciando il peso corporeo, si riesce ad alleviare il dolore evitando peggioramenti dovuti a posizioni scorrette durante la notte.
Molto utile prestare attenzione alle posizioni del riposo.
Per evitare rigidità, blocchi e movimenti scorretti è consigliabile dormire a pancia in su e posizione un cuscino sotto le ginocchia. In questa posizione la colonna vertebrale va in delordosi e la muscolatura lombare si rilassa.
Dormire a pancia in giù – posizione ritenuta fra le peggiori per chi soffre di dolori cervicali – è una buona soluzione per il tratto lombare. Se si posiziona un cuscino sotto la pancia e i fianchi e si evita di usare quello per testa, la colonna vertebrale dovrebbe mantenersi piuttosto allineata favorendo una buona qualità del riposo.
Chi soffre di ernia del disco, invece, troverà maggiore sollievo nella posizione fetale con le ginocchia al petto. In questa posizione le vertebre si allungano e la condizione di fastidio o dolore si attenua.
Se almeno una volta nella vita avete purtroppo sperimentato un attacco di lombalgia acuto sapete bene quanto sia difficile portare avanti le proprie cose (lavoro, appuntamenti, sport o vacanze) senza l’irrefrenabile bisogno di riposare e tentarle tutte purché il dolore passi in fretta.
Eppure, proprio tempo e riposo sono due condizioni necessarie per far sì che il malessere svanisca definitivamente. La lombalgia non se ne va in un giorno – è bene essere onesti – e non si può solo “metterla a tacere” con una montagna di potenti antidolorifici.
Come ogni altra patologia o disturbo fisico, anch’essa va inserita in un quadro clinico accurato e preciso, possibile attraverso l’aiuto di un medico specialista e di esami appositi.
Tuttavia i FANS, ovvero i farmaci antinfiammatori non steroidei, sono una misura utile per alleviare il dolore delle fasi acute e far sì che chi ne soffre possa riallinearsi più correttamente senza compromettere ancora di più, a causa dello stato infiammatorio, l’assetto muscolo-scheletrico.
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