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COVID 19 INFORMAZIONI

2 settembre 2021

COVID 19

La malattia da coronavirus (COVID-19) è una patologia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2.
La maggior parte delle persone che contraggono il virus sviluppa sintomi lievi o moderati e guarisce senza avere bisogno di cure particolari. 
Tuttavia, alcune sviluppano una forma di malattia grave e necessitano di assistenza sanitaria.

COME SI DIFFONDE
Il virus può diffondersi in piccole particelle liquide che fuoriescono dalla bocca o dal naso di una persona infetta, ad esempio tossendo, starnutendo, parlando, cantando 
o respirando. 
Tali particelle sono di varie dimensioni, dalle più grandi goccioline respiratorie fino ai più piccoli aerosol.
Si può contrarre l'infezione respirando il virus se ci si trova nelle vicinanze di una persona affetta da COVID-19, oppure toccando una superficie contaminata e poi toccandosi 
gli occhi, il naso o la bocca. Il virus si diffonde più facilmente al chiuso o in ambienti affollati.

SINTOMI
La malattia da coronavirus (COVID-19) colpisce in vari modi.
 La maggior parte delle persone presenta sintomi lievi o moderati e guarisce senza necessità di ricovero in ospedale.

Sintomi più comuni:
febbre
tosse secca
spossatezza


Sintomi meno comuni:
indolenzimento e dolori muscolari
mal di gola
diarrea
congiuntivite
mal di testa
perdita del gusto o dell'olfatto
eruzione cutanea o scolorimento delle dita di piedi o mani


La COVID-19, acronimo dell'inglese Corona VIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus.

I primi casi sono stati riscontrati in Cina durante la pandemia di COVID-19.

Il periodo di incubazione mediamente è di 5,1 giorni (IC 96% 4,1 - 7,0 giorni) con il 95° percentile di 12,5 giorni.

Per questo motivo è stato indicato un periodo di isolamento di 14 giorni dalla possibile esposizione a un caso sospetto o accertato.

Durante il periodo di incubazione si è contagiosi, successivamente possono comparire i sintomi.

Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie.

Per limitarne la trasmissione devono essere prese precauzioni, come mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene personale (lavare e disinfettare periodicamente le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto o nell'incavo del gomito, indossare mascherine e guanti) e ambientale (rinnovare spesso l'aria negli ambienti chiusi aprendo le finestre e mantenere gli ambienti molto puliti).

I governi e gli enti competenti consigliano a coloro che ritengono di essere infetti di rimanere in isolamento fiduciario, indossare una mascherina chirurgica, osservare le regole di igiene e contattare quanto prima un medico al fine di ricevere ulteriori indicazioni.

Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio superiore e inferiore ma può provocare sintomi che riguardano tutti gli organi e apparati.

In oltre la metà dei casi l'infezione decorre in maniera del tutto asintomatica e in circa un terzo dei casi presenta sintomi simil-influenzali (forma pauci-sintomatica).

In una minoranza di casi (circa 5-6% dei casi) invece la malattia può manifestarsi in forma moderata o grave con rischio di complicanze soprattutto respiratorie 
(insufficienza respiratoria, ARDS).

I sintomi simil-influenzali, più frequenti sono: febbre, tosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli),
 astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; sintomi caratteristici della patologia COVID-19 sono l'anosmia (perdita dell'olfatto) e l'ageusia
 (perdita del gusto), transitorie.

Nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da stress respiratorio acuto, sepsi e uno shock settico fino ad arrivare al decesso del paziente. 

covid 19 informazioni

Cronologia della pandemia di COVID-19 

e Pandemia di COVID-19 nel mondo.


Intorno la primavera del 2019, le autorità sanitarie della città di Wuhan in Cina (circa 11 milioni di abitanti), riscontrarono i primi casi di pazienti che mostravano i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta";
questo primo gruppo di malati era in qualche modo collegato al locale mercato umido, costituito da circa un migliaio
 di bancarelle su cui si vendevano anche polli, fagiani, pipistrelli, marmotte, serpenti, cervi macchiati e organi di conigli oltre ad altri animali selvatici.

 L'origine è ad oggi ancora incerta.

Secondo 18 scienziati che nel maggio 2021 hanno pubblicato una lettera sulla rivista Science, nonostante gli scienziati non locali non abbiano avuto accesso agli accertamenti sul campo nel corso delle ispezioni, il rapporto
dell'OMS del 30 marzo 2021 era estremamente sbilanciato sull'ipotesi del nuovo coronavirus proveniente da una fonte animale (una zoonosi).


In realtà non vi sarebbero prove a sostegno delle diverse ipotesi.


La diffusione della malattia venne comunicata per la prima volta dalle autorità cinesi all'organizzazione mondiale
 della sanità il 31 dicembre 2019.



Il ceppo responsabile della pandemia è stato identificato nei primi giorni di gennaio 2020 e denominato ufficialmente Coronavirus 2 della Sindrome Respiratoria Acuta Severa, abbreviato SARS-CoV-2 e inizialmente denominato nuovo Coronavirus 2019.


 Il genoma del SARS-CoV-2 è stato per prima sequenziato e pubblicato il 10 gennaio 2020.


 L'11 febbraio 2020 l'OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata 
chiamata COVID-19.


A marzo 2020 il tasso di mortalità e di morbilità dovuti alla malattia non sono ancora ben chiari; mentre nel corso dell'attuale pandemia la mortalità tende a cambiare nel tempo, la percentuale di infezioni che progrediscono
verso una malattia diagnosticabile rimane ancora non definita.


Al giorno 9 novembre 2020, sono stati confermati 50 517 420 contagi, con 1 257 922 decessi e 33 083 920 guarigioni.



SANITARI DECEDUTI

Sanitari deceduti covid 19

Secondo Amnesty International sono più di 7 000 gli operatori sanitari deceduti per COVID-19 in in tutto il mondo.


Il maggior numero di decessi è stato registrato in Messico con 1 320 decessi

a seguire USA (1 077), UK (649), Brasile (634), Russia (631), India (573), Sud Africa (240), Italia (188), Peru (183), Indonesia (181), Iran (164) e Egitto (159).


Gli Stati Uniti e il Messico in questa statistica rappresentano l'85% dei casi.


Una mappa completa dei decessi nel mondo è reperibile nel sito di Amnesty International.



Denominazione "COVID-19" 

denominazione covid 19

Nomenclatura


L'11 febbraio 2020 l'organizzazione mondiale della sanità ha stabilito la denominazione "COVID-19" per la malattia.


Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato il significato dell'acronimo come segue: "CO" - Corona, "VI" - Virus

e "D" per Disease (malattia in lingua inglese), mentre 19 sta ad indicare l'anno durante il quale il virus è stato identificato

per la prima volta, in data 31 dicembre.


Tedros ha aggiunto che il nome è stato scelto per evitare riferimenti a una specifica posizione geografica, specie animale o gruppo di persone in linea con le raccomandazioni internazionali per la denominazioneche sono volte

 a prevenire la stigmatizzazione.

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