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Generalità
La fascite plantare è la più comune causa di dolore al tallone (tallonite) e, più in generale, alla pianta del piede.
Interessa soprattutto gli sportivi (es: runners) ed è solitamente una conseguenza della ripetizione continua di eccessivi sovraccarichi
a livello podalico.
Dal punto di vista fisiopatologico, la fascite plantare sembrerebbe caratterizzarsi più per la degenerazione della fascia plantare,
piuttosto che per una sua irritazione e infiammazione.
La diagnosi è essenzialmente clinica (anamnesi ed esame obiettivo); tuttavia, spesso, i medici prescrivono anche esami di diagnostica
per immagini, per dirimere ogni dubbio.
La terapia di prima linea della fascite plantare è di natura conservativa.
Il trattamento chirurgico è riservato ai pazienti che non rispondono alla cura conservativa e per i quali il disturbo
è in atto da almeno 12 mesi.
Guarire dalla fascite plantare è possibile; tuttavia, il percorso di recupero è lungo e richiede al paziente di seguire la terapia in modo scrupoloso.
Fascia Plantare: un breve ripasso di Anatomia
Anche nota come legamento arcuato o aponeurosi plantare, la fascia plantare è una robusta banda di tessuto connettivo fibroso, di forma triangolare, che si trova nella parte inferiore del piede, appena sotto la pelle, e che si estende dal processo mediale del tubercolo calcaneare anteriore al punto di congiunzione tra le teste metatarsali e la base delle falangi.
La fascia plantare svolge varie funzioni:
Protegge le strutture più profonde del piede, come nervi e vasi sanguigni.
Sostiene e mantiene l'arco plantare.
È sede di aggancio per alcuni muscoli del piede.
Previene l'eccessiva dorsiflessione del piede ("dorsiflessione" significa "portare la punta del piede verso l'alto").
Assorbe le sollecitazioni e le tensioni che riguardano il piede, agendo sostanzialmente come un cuscinetto ammortizzatore.
Funzione correlata alla precedente, interviene nella distribuzione del peso sia in fase statica, sia in fase dinamica
(ossia durante la deambulazione).
Particolarmente interessante è il comportamento della fascia plantare durante una normale camminata, ma anche una corsa o un salto: durante la fase propulsiva di questi movimenti, il calcagno si solleva da terra e le dita si flettono compiendo, di fatto, un movimento
di dorsiflessione; con la dorsiflessione delle dita e il sollevamento del calcagno, la fascia plantare si tende e, agendo da tirante, accentua l'arco plantare e accorcia il piede.
Anche noti come meccanismo dell'argano, questi cambiamenti permettono una migliore distribuzione del carico durante la fase
di deambulazione, funzione annoverata tra quelle appartenenti alla fascia plantare.
Cos'è
Fascite Plantare: Cos’è?
La fascite plantare, o fasciosi plantare, è un disturbo ortopedico, caratterizzato da dolore alla pianta del piede, in particolare tra il tallone
e la zona antistante (solo le dita ne sono esenti).
Fino a qualche decennio fa, la comunità medica riteneva che la fascite plantare fosse una condizione infiammatoria, dovuta all'irritazione
e infiammazione della fascia plantare.
Studi risalenti ormai a quasi 20 anni fa, però, hanno evidenziato che a provocare questo disturbo ortopedico è più verosimilmente una degenerazione dell'aponeurosi.
Questa scoperta è il motivo per cui esiste anche l'espressione alternativa di fasciosi plantare: fascite appartiene alla vecchia visione, quando ancora si riteneva che la condizione fosse di natura infiammatoria (il suffisso -ite è tipicamente usato per indicare un'infiammazione); fasciosi, invece, è il frutto delle evidenze più recenti e descrive meglio il fenomeno degenerativo del disturbo.
Epidemiologia: quanto è comune la Fascite Plantare?
La fascite plantare è la più comune causa di dolore alla base del calcagno (tallonite) ed il più diffuso infortunio a carico della fascia plantare.
Tanto per dare un'idea della sua frequenza, a essa è imputabile ampiamente più del 50% dei casi di tallonite.
La fascite plantare colpisce maggiormente la popolazione tra i 40 e i 60 anni; in particolare, poi, ricorre più spesso tra le donne, le persone
in sovrappeso od obese, i ballerini, i runners e, più in generale, i praticanti l'atletica leggera.
Cause
Perché insorge la Fascite Plantare: le Cause
Il preciso meccanismo d'insorgenza della fascite plantare è ancora oggetto di studi, in quanto le ricerche condotte finora riportano dati contrastanti.
Gli esperti concordano nel considerare questa condizione come il risultato di un'eccessiva sollecitazione della fascia plantare: quest'ultima, infatti, se sottoposta a stress e microtraumi ripetuti nel tempo, degenera e diviene dolorosa.
Come anticipato, secondo le ultime evidenze, sembrerebbe più corretto parlare di degenerazione della fascia plantare, piuttosto
che di una sua irritazione e infiammazione.
A ogni modo, tuttavia, la fascite plantare ha tutte le caratteristiche di una sindrome da sovraccarico funzionale, dove con questa terminologia s'intende una condizione muscolo-scheletrica dovuta a una sollecitazione ripetuta e costante di un dato comparto anatomico (es: ripetizione di un determinato gesto o movimento).
Fattori di Rischio di Fascite Plantare
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La fascite plantare presenta svariati fattori di rischio; tra questi, figurano:
Sovrappeso e obesità;
Tutte le attività sportive che prevedono un impatto ripetitivo del piede su una superficie dura (la corsa è l'esempio più significativo,
ma in generale l'atletica leggera è considerata a rischio);
Uso di scarpe inadeguate (scarsa ammortizzazione);
Muscoli del polpaccio accorciati o retratti.
Inoltre, sono maggiormente a rischio di fascite plantare:
Coloro che intraprendono, senza un minimo di programmazione, una nuova attività fisica ad alto impatto per il piede (es: camminata, corsa ecc.). Chiunque cominci un'attività di questo genere dovrebbe sempre procedere con gradualità.
Le persone che hanno per natura un arco plantare più alto della media.
Si tratta di un'anomalia congenita impossibile da correggere, ma che si può comunque gestire con opportune contromisure.
Gli appassionati di corsa e sport affini che eseguono il gesto motorio caratteristico di queste attività con una scarsa tecnica.
Anche in un sport semplice e apparentemente naturale come la corsa, un corretto schema motorio è fondamentale a preservare da infortuni.
Fascite Plantare e Sperone Calcaneare
Da anni ormai è in corso un dibattito sull'associazione tra fascite plantare e sperone calcaneare.
Con sperone calcaneare s'intende una neoformazione ossea (esostosi) a livello del tallone che provoca dolore.
Le ultime evidenze suggeriscono che non esista una correlazione significativa tra le due condizioni: infatti, il numero di persone
con sperone calcaneare affette anche da fascite plantare è poco significativo e non fornisce sufficienti ragioni per credere
a un rapporto di causa-effetto.
Le cause della tallonite sono molteplici, spesso è un sintomo di altre malattie quali fascite plantare, spondilite anchilosante, artrite reumatoide o artrosi, oppure una conseguenza di un peso eccessivo (obesità) o di eccessivo lavoro (come nel caso degli sportivi).
Per tallonite si intende un dolore diffuso al tallone. Il tallone è l’estremità posteriore del piede ed è costituito dal calcagno, una delle sette ossa del tarso. Su di esso e sul metatarso si scarica il peso del corpo, sia in posizione eretta, sia durante la deambulazione.
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