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Come proteggere il nostro cane dal freddo

31 gennaio 2019

Quante volte pensiamo: “Con questo umido ho male ovunque!”, oppure “le mie articolazioni sentono il tempo”? Questo vale anche per il nostro cane. Non dobbiamo sottovalutare l’influenza del clima e delle temperature sul suo benessere, e sull’effetto che ha sulla sua muscolatura, sulle articolazioni o su vecchi traumi o ferite.
Che si tratti di un cane non più giovane, di un atleta o di un cucciolo è importante preservarlo dagli sbalzi di temperatura. Vive in casa con noi, dove con termosifoni e magari la stufa accesa, manteniamo una temperatura quasi estiva e poi usciamo in passeggiata sotto la pioggia o con la neve a temperature che toccano lo zero.
Il cane è munito di pelo, sottopelo e strato adiposo, ma freddo e umido, a lungo andare possono causare problemi muscolari e articolari, problemi alle estremità o riacutizzare vecchi traumi.

Se il nostro cane non è più giovanissimo, o disabile, può essere opportuno, quando usciamo, coprirlo con un cappotto. Le zampe saranno scoperte, ma la schiena e il collo del vostro cane vi ringrazieranno. Passeggiare coperti, permette ai muscoli di mantenere la loro temperatura ed evitare contratture. Se l’andatura non è tra le più sicure, portatelo a passeggio con una pettorina (o imbragatura) per poterlo sostenere al meglio ed evitare che scivoli o compia movimenti bruschi che potrebbero causare contratture o lesioni più gravi, ad esempio lussazioni.

cane

Il movimento costante e corretto, è la prima regola per mantenere sano l’apparato locomotore. Ad esempio, passeggiate quotidiane su terreni piani a diverse andature. Nel cucciolo è importante sperimentare diverse superfici con ostacoli per migliorare le sue capacità propriocettive ed avere una pronta risposta dei meccanismi del movimento. Questo esercizio, con le necessarie cautele, è utile anche per mantenere attiva la mente e i riflessi del cane non più giovane.

Al rientro dalla passeggiata (o dopo una gara) è di grande aiuto utilizzare la termoterapia mediante calore: è sufficiente posizionare una borsa dell’acqua calda sulla parte che tende a contrarsi per 10-15 minuti. Il caldo induce l’aumento del flusso sanguigno locale, la diminuzione del dolore, il mio rilassamento e la maggior estensibilità dei tessuti.

La temperatura della cute e del tessuto sottocutaneo aumenta di 5C° dopo 6 minuti e si mantiene anche per 30 minuti. L’unica controindicazione è in caso di neoplasie maligne o edema. (A)(E)

Nei cambi di stagione e nel periodo invernale, per i cani con particolari esigenze (anziani, disabili, traumatizzati, sportivi) è importante una alimentazione bilanciata e l’integrazione con nutraceutici mirata alla protezione delle articolazioni e al mantenimento della mobilità articolare. Questi prodotti contengono sostanze in grado di rallentare o contrastare la degenerazione delle cartilagini articolari (B) e di contrastare i radicali liberi, dannosi per le cellule.

cane

Dove si osservano manifestazioni dolorose (ad esempio zoppia) la fisioterapia (terapia manuale e strumentale) contribuisce alla riduzione di somministrazione farmaci e al miglioramento del benessere del cane. Massaggiare la parte, fare stretching e i movimenti passivi, laserterapia, tecarterapia, magnetoterapia ed elettrostimolazione contribuiscono a mantenere il tono muscolare e il movimento articolare e soprattutto hanno un’ottima efficacia sulla riduzione dell’infiammazione e quindi del dolore. (A)(E)

La prevenzione prima di tutto. Iniziare con queste attenzioni quando il cane è giovane, gli garantirà un vita in ‘miglior movimento’.

(A) Dragone L., Fisioterapia riabilitativa del cane e del gatto, Elsevier

(B) Panichi E., Dragone L., Colpo R., Vezzoni A., La displasia dell’anca del cane dalla diagnosi alla terapia

(C) Zink M.C., Van Dyke J.B., canine Sports medicine and Rehabilitation, Wiley-Blackwell

(D) Grandjean D., Pratical guide for sporting & working dogs

(E) Della Rocca G., Bufalari A., Terapia del dolore negli animali da compagnia, Poletto Ed.

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